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La Dott.ssa Paola Pedinotti risponde alle vostre domande
maxxx (bergamo, 02-07-2010 14:06:51, Italy) toggle

Buon giorno dottoressa,
io sono Massimo e ho 36 anni ed è da 2-3 mesi che di notte mi viene l'ansia e faccio cattivi pensieri fino a svegliarmi improvvisamente la mattina sempre alle 6,30...è un periodo dove non lavoro(avevo un attività e mi hanno fatto 6 furti in 2 anni),ho litigato con gli amici piu' cari e quindi sono in un momento non felice.Comunque i cattivi pensieri spariscono quando sono impegnato mentalmente oppure quando parlo con qualcuno.
La ringrazio anticipatamente.

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super admin Paola Pedinotti, 02-07-2010 19:05:57

Caro Massimo, che tipo di brutti pensieri? Dovrei saperne di più per poterla aiutare.
Essere in crisi lavorativa, sentirsi solo rispetto ad amici e a parenti(che non nomina), potrebbero essere concreti fattori di tensione.
Non mi pone specifiche domande quindi il tema principale del suo messaggio mi pare centrato sui "cattivi pensieri". Credo che meritino un po' di attenzione; parlarne, in un eventuale colloquio psicologico, potrebbe aiutarla a renderli più leggeri o a capirne il significato profondo.
La ringrazio della fiducia e le faccio molti auguri.
Paola Pedinotti, Psicologo, Psicoterapeuta

M&R (Bergamo, 05-06-2010 16:10:51, Italy) toggle

Gent.ma Dott.ssa
io e mia sorella le scriviamo perchè vorremmo descriverle la situazione che stiamo vivendo: dopo un evento traumatico nostra mamma è entrata in depressione e da circa 3 anni è anche un alcolista. Nonostante i diversi ricoveri e terapie la situazione non è mai migliorata. Ora siamo arrivati ad un punto in cui lei attribuisce tutte le colpe a noi e a nostro padre, sostenendo che non vuole vederci. Cerca pretesti per discutere di ogni cosa e poi passa tutta la giornata a piangere e bere. A volte crediamo anche che non sia in grado di intendere perchè fa discorsi senza senso, non mangia e sostiene di aspettare solo la sua morte. Chiaramente non vuole essere aiutata e noi non sappiamo più cosa fare, a parte l'ennesimo ricovero per disintossicazione da alcool. Gradiremmo un consiglio da parte sua. Cordialmente M. e R.

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super admin Paola Pedinotti, 06-06-2010 16:54:56

Care M&R, vostra mamma sta soffrendo molto ed il dolore è così profondo che, a volte, tenta di distruggere se stessa e voi. Quale trauma ha innescato questo processo distruttivo? In questi momenti si dicono frasi senza senso e del resto l'alcool, unito al digiuno, potrebbe alterare l'equilibrio cognitivo.
Non mi dite quanti anni avete. Siete maggiorenni?
E vostro padre quale ruolo ha in questa vicenda? Ci sono altri familiari(genitori, sorelle, fratelli) che potrebbero essere significativi per vostra madre? Credo sia necessaria una terapia familiare ed individuale per poter chiarire i bisogni immediati e quelli programmabili nel tempo. Ciò che vostra mamma è in grado di ascoltare, in questo momento drammatico, è il vostro affetto. Mi rendo conto che la situazione è molto difficile ma solo con amore e pazienza potete avvicinarvi al suo dolore e persuaderla a farsi aiutare.
Vi abbraccio
Paola Pedinotti, Psicologo, Psicoterapeuta

mery (Bologna, 19-05-2010 21:44:50, Italy) toggle

Ho problemi nei rapporti sociali (estrema timidezza)per cui non riesco a concentrarmi su quello che sto facendo, come mai?
mery

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super admin Paola Pedinotti, 23-05-2010 18:41:03

Cara Mery, è difficile rispondere alla tua domanda. Sento la tua solitudine ma non so niente di te. Posso dirti che la nostra mente svolge varie funzioni, da quelle prettamente cognitive(percezione, memoria, attenzione, pensiero) a quelle emotive. Perciò è del tutto naturale che, quando siamo emozionati, come ci capita in alcune situazioni sociali, alcune prestazioni cognitive, come il concentrarsi risultino indebolite.
Cari saluti
Paola Pedinotti, Psicologo, Psicoterapeuta

massimo (Milano, 17-05-2010 10:41:37, Italy) toggle

Buongiorno Dott.ssa Paola . Sono Massimo ho 43 anni sposato con 2 figli . Ho un problema da esporle . Ho una vita di coppia poco soddisfacente a livello sessuale in quanto mia moglie molto fredda etccc. riesco ad aver con lei un rapporto al mese o al massimo 2 Io sono una persona molto calda a livello sessuale . Però oltre ad aver avuto rapporti con donne mi sono trovato ad aver rapporti con uomini . Nei momenti diciamo di astinenza non trovo differenza nel aver incontri sia con uomini che con donne . Mi dica lei qualcosa se devo prendere appuntamento per dialogare o altro . Grazie anticipatamente Massimo

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super admin Paola Pedinotti, 18-05-2010 20:13:01


Gentile Sig. Massimo,
l’armonia sessuale di una coppia dipende da molti fattori.
Essere freddi o caldi sessualmente non è un dato genetico, o per lo meno lo è solo in parte.
Può darsi che la freddezza che lei percepisce in sua moglie sia il sintomo di un disagio o quanto meno di una polarità dovere/piacere che nella coppia potrebbe risultare male distribuita.
Penso che qualche colloquio l’aiuterebbe a comprendere il senso della sua ricerca di soddisfazione bisessuale fuori dal matrimonio.
Una terapia di coppia sarebbe appropriata a conoscervi meglio come persone, a esprimere le vostre opinioni, atteggiamenti ed emozioni ma naturalmente dovreste essere d’accordo entrambi.
Le auguro di trovare la strada più armonica per lei e per la sua famiglia. Con viva cordialità
Paola Pedinotti, Psicologo, Psicoterapeuta

Marzia (Roma, 26-03-2010 00:40:16, Italy) toggle

Gentile Dott.ssa Pedinotti, non ho una domanda ben prescisa da porle...forse sono semplicemente troppe.
Ho 29 anni e sono una ragazza madre. Vivo sola con mia figlia di 2 anni1/2 ed inizio a sentire il bisogno di un aiuto, si un sostegno. La paura di non saper come rispondere un domani alle domande che mi farà mia figlia Maddalena, il terrore di sbagliare, di procuralre un dolore troppo grande.

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super admin Paola Pedinotti, 26-03-2010 22:12:54

Cara Marzia, so davvero molto poco di te, la tua lettera si interrompe…..facendomi percepire la tua preoccupazione rispetto alla possibile sofferenza della tua bambina. Forse Maddalena non avrà un padre, o forse sì, ma tu l’ami tanto e lei ha bisogno solo del tuo amore e della tua serenità.
Essere una ragazza madre può costituire anche una condizione felice ma se tu soffri l’abbandono e la solitudine (hai una famiglia che ti è vicina?) puoi chiedere aiuto ad un consultorio.
Qualche colloquio psicologico potrebbe essere efficace. Scrivimi ancora se vuoi.
Un forte abbraccio
Paola Pedinotti, Psicologo, Psicoterapeuta

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