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La Dott.ssa Paola Pedinotti risponde alle vostre domande
Buongiorno profe, sono Irene Ferrari la volevo ringraziare tanto per stamattina (l'incontro con le ragazze di 5a) non ho trovato un altro indirizzo per cui le scrivo qui, è davvero importante per me la sua approvazione e vedere il suo sguardo quasi materno oggi mi ha fatto un pò emozionare. Grazie davvero per tutto ciò che ha fatto in questi anni e per la pazienza che ha avuto, mi ha fatto amare e appassionare alla sua materia. Ancora un grazie di cuore. Irene Paola Pedinotti, 12-11-2009 18:04:20 Buongiorno Irene, posso risponderti solo attraverso il sito.
Grazie a te per le tue parole e soprattutto per avere condiviso con noi la tua bella esperienza professionale ed umana. Sei stata davvero efficace e convincente e devo confessarti che anch'io ero emozionata nell'ascoltarti parlare con tanta passione dei "tuoi bambini".
Un abbraccio
Paola Pedinotti
claudia (bergamo, 25-10-2009 11:43:34, )
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Gentile Dottoressa,
sono una donna di 36 anni sposata da 12 con due figli di 8 e 5 anni. Conduco una vita felice ed invidiabile agli occhi degli altri, ho un lavoro che mi piace (o almeno così era fino a poco fa), un marito che mi ama incondizionatamente da sempre. Il fatto è che la mia vita è sempre stata impostata su obiettivi da raggiungere in modo da dimostrare quanto valessi, più che a me stessa a chi avevo intorno così da ricevere approvazioni altrui, soprattutto da mio padre.Convivo da tanti anni con disturbi alimentari che mi spingono a durissimi divieti e che culminano poi in terribili abbuffate. Non ho mai avuto il coraggio di chiedere aiuto, anche per una serie di retaggi culturali di tipo familiare. Ora però ho davvero paura di non essere più adeguata a ricoprire quel ruolo di moglie e soprattutto di madre di cui i miei figli necessitano.
Cofidando in un Suo consiglio, La ringrazio e la saluto cordialmente. Paola Pedinotti, 23-03-2010 16:44:20 Gentile Claudia,
lei appare una donna realizzata professionalmente ed affettivamente (marito, figli) ed anch’io, come gli altri, le faccio i miei complimenti.
Ma sento il suo dolore anche se si esprime attraverso i durissimi divieti e le terribili abbuffate che si autoimpone.
La sua lettera racconta anche la stanchezza, la paura di non farcela.
Mi sembra significativo che proprio ora lei abbia trovato “il coraggio di chiedere aiuto†sia pure attraverso un consiglio.
Credo che lei abbia già dentro di sé la risposta alla domanda che mi pone.
Le consiglio di fare un altro passo, di chiedere un primo incontro con uno specialista psicoterapeuta.
Percepirà presto, a partire dalle prime sedute, dal suo bisogno di comunicare, dalla reciproca fiducia, un certo sollievo.
Le auguro molte cose belle
Paola Pedinotti, Psicologo, Psicoterapeuta
Maria S. (Bergamo, 03-09-2009 13:34:55, )
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Sono proprio Maria S. Non ho domande da fare.... e non ho risposte da ricevere. Ho ritrovato il suo biglietto da visita e per curiosità l'ho cercata in rete: che sorpresa!!!! Ogni tanto la penso, spesso quando mi guardo dentro per capire come vanno le cose.... tempo fa le avevo lasciato una musicacassetta con le canzoni della Mannoia, le avevo detto che Rosaspina era la mia canzone: ora non è più così (o perlomeno poche volte)... volevo solo farle sapere che tutto scorre serenamente e che ormai da quasi 3 anni sono anche diventata mamma(con un po' di fatica - 7 mesi a letto e 1 mese di t.i.n. per il bimbo). Guardo lui e focalizzo meglio il me bimba, ora so che sono adulta ma giocando con lui e con il suo papà posso sempre ricrearmi. La abbraccio forte e La ringrazio... e per tutti quelli che hanno bisogno di una mano sappiate che nella follia c'è della verità nascosta e non sempre la normalità è buona norma! Paola Pedinotti, 07-09-2009 17:43:45 Carissima,
sì è proprio così, la bellissima storia di Maria S. le appartiene.
Mi ha dato una gioia immensa questo nostro incontro, percepire, attraverso le sue parole la sua serenità , la sua capacità di superare i momenti difficili, la sua gioia di vivere.
Grazie per questo dono.
Custodisco gelosamente la cassetta con le registrazioni della Mannoia che ogni tanto riascolto ricordandola con tenerezza.
Ricambio con tutto il cuore il suo affetto ed il suo forte abbraccio.
Un bacio al suo bambino
Paola Pedinotti, Psicologo, Psicoterapeuta
katya (10-08-2009 15:46:55, )
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Sono una ragazza di 24 anni, laureata in Lettere.Sono fidanzata da 5 anni con un bravo ragazzo, che mi ama moltissimo.Dentro di me sono però molto tormentata.Siamo diversi,per carattere (lui taciturno, io loquace,per es.),per esperienze di vita.Vivo crisi interiori,spesso associate a eventi e persone particolari: un ex fidanzato, il1°amore, che rivedo spesso perchè impegnato nei miei stessi ambiti di vita, che mi ha lasciata per seguire la sua strada;spasimanti con cui mi sono fissata, rischiando di compromettere il mio attuale amore.L'ultima volta è successo un uomo sposato, con cui però ci sono stati dei baci(prima nulla di fisico.Ho confessato tutto al mio ragazzo che stavolta ha dato segni di rabbia e stanchezza. Nonostante tutto, siamo ancora qui.Sono molto religiosa, per questo vivo le crisi con grandi sensi di colpa. Lui parla di sposarci da un pò di anni e io, nonostante il mio desiderio di famiglia, ho sempre rinviato.Cosa mi succede?Come fare chiarezza e superare queste crisi? Paola Pedinotti, 08-09-2009 19:18:29 Cara Katia, mi scuso per il ritardo con cui rispondo, causa ferie, spero comunque di poterle essere utile a dare un senso al disagio che esprime. Potrebbe guardare alla sua vita in senso più ampio? Mi riferisco ai suoi studi, al suo lavoro(eventuale), ai suoi progetti di vita, alla sua famiglia di origine, ai suoi amici. Il fatto che mi parla esclusivamente dell'incertezza della relazione col suo ragazzo indica che la stessa sta diventando, per lei, un problema. Lei intuisce che siete diversi, che si sente attratta da altre esperienze ma teme ciò che è nuovo e si rifugia nella sicurezza dell'amore di questo giovane.
Credo che qualche colloquio psicologico, più di un buon confessore, potrebbe aiutarla a comprendere i propri timori a vivere gioiosamente la sua vita senza rifugiarsi in false sicurezze. Se ama leggere, le consiglio "Siddharta", breve ma intenso romanzo di Hermann Hesse.
Le auguro tante cose belle, un abbraccio
Paola Pedinotti, Psicologo, Psicoterapeuta
Franci (Cosenza, 29-10-2008 18:06:15, )
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Carissima Dott.Pedinotti
mi chiamo Francesca sono una ragazza di 19 anni e vi scrivo dalla provincia di Cosenza , il mio problema è il seguente: ultimamente sto avendo disturbi del sonno , quando inizio ad entreare nel sonno pesante ho scatti di spaventano che tante volte svegliano non solo me ma anche il mio parter che dorme accanto a me. In passato mi era già capitato un disturbo simile , ma dato che la cosa si verificava raramente non mi sono preoccupata più di tanto.Ora però si è ripresentato più frequentemente.Volevo sapere se devo preoccuparmi seriamente , se è necessaria una visita neurologica ,se è necessario un percorso terapeutico presso uno psicologo o se posso attraverso delle tecniche di autocontrollo riuscire a gestire questo problema.
la rigrazio anticipatamente per la sua risposta e le porgo i miei più cordiali saluti
Francesca
Paola Pedinotti, 29-10-2008 18:10:45 Cara Francesca, il disturbo del sonno che descrivi mi pare possa riferirsi ai “sussulti ipnici†detti anche “scosse ipnagogicheâ€. Sono una esperienza abbastanza comune dovuta a improvvise contrazioni del corpo e possono essere accompagnati da sensazioni di caduta o dall’emissione di grida. Spesso non le ricordiamo ma se, come nel tuo caso, sono di entità tale da svegliarti ed incominciano a preoccuparti allora potrebbero essere un sintomo di uno stato psico-fisico alterato. Stai vivendo una situazione particolarmente intensa emotivamente? Ci sono eventuali conflitti evidenti o latenti nella tua vita attuale? Hai fiducia negli altri più significativi? Con il tuo compagno c’è armonia? Se avessi un problema o attraversassi un momento di crisi con chi potresti parlarne senza timore? Ecco Francesca una psicoterapia potrebbe aiutarti a rispondere a queste domande, che io ti propongo come ipotesi, ma che solo tu sai se possono essere interessanti per te in questo momento della tua vita.
Una visita neurologica potrebbe essere utile per escludere con una diagnosi differenziale eventuali problemi su base organica. Spero di averti fornito qualche elemento utile di riflessione, scrivimi ancora se vuoi. Cari saluti
Paola Pedinotti, Psicologo, Psicoterapeuta
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