Salve dottoressa sono Alex, ragazzo di 35 anni che vive a Bergamo. Da sempre sono omosessuale...che fatica dirlo....e da anni vivo una storia con un ragazzo. Il problema che ho è che mi trovo a vivere due vite...quella definita ufficiale dove tutti non sanno della mi omossessualita' o fanno finta di non sapere e quella con il mi oragazzo in cui una ristretta cerchia di amici sa tutto. Le scrivo perchè sono sempre infelice....triste perchè mi trovo ad avere la "fantasia" di una vita felice come quella degli etero...con famiglia figli e liberta' di vivere la propria sessualita' alla luce del sole. E dall'altra la consapevolezza che non posso mentire a me stesso e ad una ragazza fingendo di non essere quello che sono. MI sento sempre solo....spaventato dal futuro....un futuro in cui mi vedo sempre piu' solo senza una famiglia che mi accompagni verso gli anni a venire. La ringrazio per la sua dipsonibilita' Alex
Paola Pedinotti, 05-01-2010 17:25:37
Caro Alex,
credo sia importante per lei poter esprimere i suoi stati d'animo e, sia pur a fatica, dichiarare la sua omosessualità .
L'orientamento sessuale (etero, omo o bisessuale) è parte della nostra natura e ciascuno ha il compito di scoprirlo attraverso la propria vita emotiva ed affettiva. Questa conoscenza di sé, parte fondamentale della sua identità , lei l'ha effettuata da molto tempo.
Sembra invece più arduo per lei vivere il confronto sociale che tale identità comporta. Da tale mancanza crescono la sua tristezza, la sua infelicità e solitudine.
Penso che potrebbe farla star meglio qualsiasi tipo di attività finalizzata al recupero della sua immagine psicosociale, anche una terapia potrebbe aiutarla a recuperare tale identità ed a progettare un futuro più ampio di risorse e meno dominato dalla paura.
La saluto cordialmente con i miei migliori auguri.
Paola Pedinotti, Psicologo, Psicoterapeuta